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Atto secondo, Scena seconda 73

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SCENA II.

Un’altra parte dell’isola.


Entra Calibano. con un fastello di legna.

Si ode rumoreggiare il tuono.


  Calibano.
Tutte le infezioni che dai botri,
dalle paludi, dalli stagni sugge
il sole, possan ricadere sopra
Prospero ed ogni pollice del suo
corpo coprir di pustole! Gli spiriti
suoi m’odono e pur debbo maledirlo.
Ma s’ei non lo comanda non verranno
a pungermi nè a spaventarmi in loro
visioni di demoni nè a farmi
cader nei fossi, o come fuochi erranti
a condurmi di notte fuori della
mia strada. Per la più piccola cosa
eccoli addosso a me! Simili a scimmie
qualche volta m’irridono col loro

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