< Pagina:Tempesta.djvu
Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta.

82 la tempesta

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Tempesta.djvu{{padleft:98|3|0]]


ho nascosto il mio vino. Come va, vitello, ti
è passata la febbre?

  Calibano.
  Sei sceso dal cielo?

  Stefano.
  Dalla luna, te lo dico io. Ero io che facevo
l’Uomo nella luna.

  Calibano.
Io ti ho visto e ti adoro. La padrona
mia m’insegnò a vederti ed il tuo cane
e il fastello di spine.

  Stefano.
  Vieni qua: giuramelo e bacia il vangelo. La
riempirò di nuovo. Giura.
Dà da bere a Calibano.

  Trinculo.
  Per questa buona luce: ecco un mostro di
poca intelligenza. Io aver paura di lui? Un mo-
striciattolo da niente! L’Uomo nella luna! Un
mostro credulone, via! Bravo mostro, succhi
bene.

    Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.