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Atto secondo, Scena seconda 83

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  Calibano.
  Ogni più breve
spazio fertile in questa isola, io voglio
mostrarti. Ecco, ti bacio il piede: sii
mio Dio.

  Trinculo.
  Per la luce: un mostro ubbriacone e pieno
di perfidia. Qundo il suo Dio si sarà addor-
mentato gli ruberò la bottiglia.

  Calibano.
  Ti bacio il piede e d’esser tuo
suddito giuro.

  Stefano.
  Vieni dunque qua: in ginocchio e giura.

  Trinculo.
  Questo mostro dalla testa di cane mi farà
morir dal ridere. Un mostro spregevole: sen-
tirei quasi la voglia di picchiarlo.

  Stefano.
  Vieni qua: bacia.
Gli dà da bere.

  Trinculo.
  Il povero mostro è briaco: un abominevole
mostro.

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