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FRANCESCO PETRARCA

90 Trionfo della Morte

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Capitolo I

Q
UESTA leggiadra e glorïosa Donna

Ch’è oggi nudo spirto e poca terra,
  3E fu già di valor alta colonna,
  Tornava con onor dalla sua guerra
  Allegra, avendo vinto il gran nemico,
  6Che con suo’ inganni tutto ’l mondo atterra,
  Non con altr’arme che col cor pudico
  E col bel viso e co’ pensieri schivi,
  9Col parlar saggio e d’onestate amico.
  Era miracol novo a veder quivi
  Rotte l’arme d’Amor, arco e saette;
  12E quai morti da lui, quai presi vivi.
  La bella Donna, e le compagne elette,
  Tornando dalla nobile vittoria,
  15In un bel drappelletto ivan ristrette.
  Poche eran, perchè rara è vera gloria;
  Ma ciascuna per sè parea ben degna
  18Di poema chiarissimo e d’istoria.
  Era la lor vittorïosa insegna
  In campo verde un candido armellino
  21Ch’oro fino e topazi al collo tegna.
  Non uman veramente, ma divino
  Lor andar era, e lor sante parole:
  24Beato è ben chi nasce a tal destino!
  Stelle chiare pareano, e ’n mezzo un sole
  Che tutte ornava e non togliea lor vista,
  27Di rose incoronate e di vïole.

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