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MATTEO MARIA BOIARDO

107 Madrigale

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C
ANTATE meco, innamorati augelli,

Poi che vosco a cantare Amor me invita;
  E vui, bei rivi e snelli,
  Per la piaggia fiorita
  5Tenete a le mie rime el tuon suave.
  La beltà, de ch’io canto, è sì infinita,
  Che ’l cor ardir non have
  Pigllar lo incarco solo;
  Chè egli è debole e stanco, e ’l peso è grave.
  10Vaghi augelletti, vui ne gite a volo,
  Perchè forsi credete
  Che il mio cor senta duolo,
  E la gioia ch’io sento non sapete.
  Vaghi augelletti, odete;
  15Che quanto gira in tondo
  Il mar, e quanto spira ciascun vento,
  Non è piacer nel mondo
  Che agguagliar si potesse a quel ch’io sento.


175

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