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LORENZO DE’ MEDICI

  Ciò che tocca, oro diventa.
  E che giova aver tesoro,
  Poichè l’uom non si contenta?
  80Che dolcezza vuoi che senta
  Chi ha sete tuttavia?
  Chi vuol esser lieto, sia:
  Di doman non c’è certezza.
  84Ciascun apra ben gli orecchi:
  Di doman nessun si paschi;
  Oggi siam giovani e vecchi
  Lieti ognun, femmine e maschi;
  88Ogni tristo pensier caschi;
  Facciam festa tuttavia.
  Chi vuol esser lieto, sia:
  Di doman non c’è certezza.
  92Donne e giovanetti amanti,
  Viva Bacco e viva Amore!
  Ciascun suoni, balli e canti!
  Arda di dolcezza il core!
  96Non fatica, non dolore!
  Quel c’ha esser, convien sia.
  Chi vuol esser lieto, sia:
  Di doman non c’è certezza.
  100Quant’è bella giovinezza
  Che si fugge tuttavia!


131 Canto delle Fanciulle e delle Cicale

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Le Fanciulle

D
ONNE; siam, come vedete,

Fanciullette vaghe e liete,
  Noi ci andiam dando diletto
  4Come s’usa il Carnasciale;

1066 N 193

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