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GABRIELLO CHIABRERA

  Onde si trasse avvinto,
  D’acerba guerra suscitò tempesta;
  80Per sì miseri modi
  All’esercito vinto
  La forza di sua man fe’ manifesta:
  E sull’ora funesta
  Per lui non s’armò gente,
  85Nè di faretra egli avventò quadrella:
  Ma vibrò solamente
  D’un estinto asinel frale mascella.
  Al fin chi lo soccorse
  Dentro Gaza, là dove
  90Le gravissime porte egli divelse:
  E rapido sen corse,
  Incredibili prove!
  E le portò sulle montagne eccelse?
  Die fu, Dio, che lo scelse,
  95E di fulgidi rai
  Sì chiaro il fece ed illustrollo allora:
  Nè perirai giammai
  Chi s’arma, e del gran Dio le leggi adora.


ALESSANDRO TASSONI

227 Ai soui Parenti
1565-†1635

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P
ARENTI miei (se alcun ve n’è restato),

Dio vi dia bene e vi mantenga sani:
  In quanto a me, già v’ho donato ai cani,
  Nè vo’ mai più che me ne sia parlato.

290

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