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GIUSEPPE PARINI
Inclita Nice, il secolo
Che di te s’orna e splende
99Arde già gli assi; l’ultimo
Lustro già tocca, e scende
Ad incontrar le tenebre,
102Onde una volta pargoletto uscì.
E già vicino ai limiti
Del tempo i piedi e l’ali
105Provan tra lor le vergini
Ore, che a noi mortali
Già di guidar sospirano
108Del secol che matura il primo dì.
Ei te vedrà nel nascere
Fresca e leggiadra ancora
111Pur di recenti grazie
Gareggiar con l’Aurora;
E, di mirarti cupido,
114De’ tuoi begli anni farà lento il vol.
Ma io, forse già polvere
Che senso altro non serba
117Fuorchè di te, giacendomi
Fra le pie zolle e l’erba,
Attenderò chi dicami:
120‘ Vale, passando, e ti sia lieve il suol.’
Deh alcun, che te nell’aureo
Cocchio trascorrer veggia
123Sulla via che fra gli alberi
Suburbana verdeggia,
Faccia a me intorno l’aere
126Modulato del tuo nome volar!
Colpito allor da brivido
Religïoso il core,
129Fermerà il passo, e attonito
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