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UGO FOSCOLO

302 (Alla Sera)

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F
ORSE perchè della fatal quïete

Tu sei l’immago, a me sì cara vieni.
  O sera! E quando ti corteggian liete
  4Le nubi estive e i zeffiri sereni,
  E quando del nevoso aere inquïete
  Tenebre e lunghe all’universo meni,
  Sempre scendi invocata, e le secrete
  8Vie del mio cor söavemente tieni.
  Vagar mi fai co’ miei pensier sull’orme
  Che vanno al nulla eterno, e intanto fugge
  11Questo reo tempo, e van con lui le torme
  Delle cure onde meco egli si stnigge;
  E mentre io guardo la tua pace, dorme
  14Quello spirto guerrier ch’entro mi rugge.


GABRIELE ROSSETTI

303 La Costituzione di Napoli
1783-†1854

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S
EI pur bella cogli astri sul crine

Che scintillan quai vivi zaffiri,
  È pur dolce quel fiato che spiri,
  4Porporina foriera del dì.
  Col sorriso del pago desio
  Tu ci annunzi dal balzo vicino
  Che d’Italia nell’almo giardino
  8Il servaggio per sempre finì.
  II rampollo d’Enrico e di Carlo,
  Ei ch’ad ambo cotanto somiglia,
  Oggi estese la propria famiglia,
  12E non servi ma figli bramò.

410

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