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FRANCESCO DALL’ONGARO

325 La Bandiera

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(Siena, ottobre 1847)

D
I nostra mano fu trapunta in oro,

E ad ogni punto il cor mandò un sospiro.
  L’angiol d’Italia vigilò il lavoro
  Dalle stellate volte dell’empiro;
  5L’angiol d’Italia e il benedetto coro
  Dei generosi che per lei moriro.
  Sposi e fratelli, difendete uniti
  Questa bandiera e questi sacri liti:
  Pensate al core che per voi sospira,
  10E all’angiolo d’Italia che vi mira.


326 La donna Lombarda

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(Milano, gennaio 1848)

T
OGLIETEMI d’attorno i panni gai:

Voglio vestirmi di bruno colore.
  Vidi scorrere il sangue, ed ascoltai
  4Le grida di chi fere e di chi muore.
  Altro ornamento non porterò mai
  Fuor che un nastro vermiglio sopra il core.
  Mi chiederan dove quel nastro è tinto,
  8Ed io: ‘ Nel sangue del fratello estinto.’
  Mi chiederan come si può lavare,
  Ed io: ‘ Nol può lavar fiume nè mare:
  Macchia d’onore per lavar non langue,
  12Se non si lava nel tedesco sangue!’

484

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