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GIUSEPPE GIUSTI

  L’istrumento ha fatto chiasso,
  E quei preti han presagito
  9Che il paese passo passo
  Sarà presto incivilito:
  Rimarrà come un babbeo
  12L’Europeo.
  L’Imperante è un uomo onesto
  Un po’ duro, un po’ tirato,
  15Un po’ ciuco, ma del resto
  Ama i sudditi e lo Stato,
  E protegge i bell’ingegni
  18De’ suoi regni.
  V'era un popolo ribelle
  Che pagava a malincuore
  21I catasti e le gabelle;
  Il benigno Imperatore
  Ha provato in quel paese
  24Quest’arnese.
  La virtù dell’istrumento
  Ha fruttato una pensione
  27A quel boia di talento,
  Col brevetto d’invenzione,
  E l’ha fatto mandarino
  30Di Pekino.
  Grida un frate: Oh bella cosa!
  Gli va dato anco il battesimo.
  33Ah perchè (dice al Canosa
  Un Tiberio in diciottesimo)
  Questo genio non m’è nato
  36Nel ducato!


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