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DANTE ALIGHIERI
E se non vogli andar, siccome vana,
65Non ristare ove sia gente villana:
Ingegnati, se puoi, d’esser palese
Solo con donna o con uomo cortese,
Che ti merranno per la via tostana.
Tu troverai Amor con esso lei;
70Raccomandami a lui come tu dèi.
43 | iv |
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Adorna assai di gentilezze umane,
Ch’era dov’io chiamava spesso Morte,
Veggendo gli occhi miei pien di pietate,
5Ed ascoltando le parole vane,
Si mosse con paura a pianger forte;
Ed altre donne, che si furo accorte
Di me per quella che meco piangía,
Fecer lei partir via,
10Ed appressârsi per farmi sentire.
Qual dicea: ‘ Non dormire ’;
E qual dicea: ‘ Perchè sì ti sconforte? ’
Allor lasciai la nuova fantasia,
Chiamando il nome della donna mia.
15Era la voce mia sì dolorosa,
E rotta sì dall’angoscia e dal pianto,
Ch’io solo intesi il nome nel mio core;
E con tutta la vista vergognosa,
Ch’era nel viso mio giunta cotanto,
20Mi fece verso lor volgere Amore.
Egli era tale a veder mio colore,
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