Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
— 92 — |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Tigre Reale.djvu{{padleft:97|3|0]]— Ma di naso sembra invece che non ne abbia punto.
— Strano! come siam fatti... quando veniamo al mondo!
— Caro Crespi, disse alfine La Ferlita; quando avrai dei figliuoli sarai anche tu come me, te lo dico io, e sarai scioccamente giulivo di sentirti sgambettare fra le braccia il tuo piccolo bamboccio.
— Eh!... lo credo, rispose Crespi colle mani in tasca - quando li avrò.
Nell’altra camera le intime amiche e le matrone facevano corona alla moglie di Giorgio, colmandola di carezze, di suggerimenti e di consigli; il bambino passava di mano in mano come un balocco. Giorgio quando la moglie era sola le si avvicinava, si chinava sul bambino che ella tenevasi in grembo, le sorrideva e le diceva qualche parola sottovoce. Attraverso le tende dell’uscio quella grande poltrona foderata di guan-