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2 | TOMMASO MORO. |
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E s’io il salvassi? E s’amicarlo a mia
Causa potessi?
SCENA II.
- ANNA
Alfredo, tu?
- ALFREDO
Regina,
Uop’è che porgi a mie preghiere ascolto.
- ANNA
Onde affannato?
- ALFREDO
Alle mie antiche labbra
Spetta parlarti il vero, Anna Bolena.
Te tradiscono i più, te i più adulando
Vantano inimitabile nel senno
E nella gloria, perché in trono alzata
Accanto a se ti volle Arrigo ottavo.
Niun più di me del tuo splendor gioia,
Niun più di me che a’ tuoi parenti amico
Sin da’ miei giovenili anni ho vissuto;
Che te tra i figli miei crescer vedea;
Che te quasi mia figlia amo, e di tanta
Grazia del re, mio sir, vo debitore
All’amor tuo. Ma libera non posso
Da gravi rischi riputarti.
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