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ARRIGO
Di queste mura
Costei si tragga, e più non v’entri mai!
MARGHERITA
Oh me misera!
ANNA
Sposo, io sono, io sono
Che parlare a lei volli. Io divisava
Per mezzo della figlia ancor di Moro
L’alma tentar; vincerla alfin.
ARRIGO
Tal alma
Niuna forza più vince: io la conosco.
Troppo alla mia, troppo alla mia somiglia.
In eterno doveano esser concordi,
O irreconciliabili in eterno!
MARGHERITA
Ahi! di qui vengo strascinata! Addoppia,
Anna, gli sforzi tuoi; mitiga l’ire
Terribili del sir! rendimi il padre!

ARRIGO, ANNA


ARRIGO
Imprudente, inegual sarai tu sempre,
O mia diletta? Or tuoi nemici abborri,
Or per essi intercedi. A te le gravi
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