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Sempre l’autor? Grigia hai la chioma, e visto

Hai dagli alti gradini del mio trono
Dell’inquïeta umanità gl’insani
Moti complicatissimi; e ancor sogni
Poter que’ moti regolarsi ognora
Dal voler di chi regna? Eh via, concedi
Ch’ arduo socïal bene oprare in guisa
Non vïolenta mal si può. L’oprai
Questo ben periglioso; ed hammi cure
Molte costato, e molti errori forse
E molta ne’ miei sudditi maligna
Ingratitudin. Ma l’oprai! Volgari
Ragionamenti m’abbagliaron forse,
Ma non volgare è il mio coraggio, e tema
D’esser vil nella storia in me non cape.
MORO
Vil, no, non vi dirà, ma.....
ARRIGO
Ti consiglio
Di far senno, e pensar, che qui mutarsi
Non già il tuo re; tu il dèi. Volli rispetto
Del tuo ingegno portare alla grandezza,
A’ tuoi lunghi servigi, alla tua fama,
Pace tra noi possibil desïando.
Oggi a me stesso, al mio regal decoro
Debitor son d’esigerla, o por fine
Con esemplar castigo alla tua audacia.
Vuoi tu?.....
MORO
Ingannarvi, o sir? Nol vorrei mai.
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