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- ALFREDO
- Ferma, Cromwello. Il fulmin si sospenda
- Sovra quel capo intemerato.
- CROMWELL
- Ardisci?
- ALFREDO
- Sì, dichiarare ardisco il sentir mio.
- Tommaso Moro alla credenza antica
- Troppo aderisce, ma il suo intento è puro.
- Incolpevoli fur tutti i suoi giorni.
- E s’egli è ver, ch’agl’innocenti errori
- Dell’intelletto, uom dar non può castigo,
- Mortal giammai degno non fu com’esso,
- Che di tanto la legge or si rammenti.
- MORO
- Tu che in sì tristi giorni a me pur serbi
- Una reliquia d’amistà (in tal loco
- Ove, per odio alcuni, altri per tema,
- Nemici mi son tutti) abbiti vive
- Grazie da me, o vegliardo. E nondimeno
- Sparmia inutile sforzo, e volgi a sforzo
- Più grande ancor tuoi non corrotti spirti.
- Dichiara che, se indotto eri a consenso
- Di furibonde leggi, adulatrici
- Verso un monarca travïat, e false
- In lor promessa di riforma, or gli occhi
- Sei costretto ad aprir. Non ti sgomenti
- La morte sovrastante a’generosi.
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