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non sai qual sia. Vanne.
- MARGHERITA
- La stanza
- È del giudizio, il so. Perchè seduti
- Qui i giudici non veggo? Io tai portava
- Qui disperate lagrime e tai preghi
- Da intenerir qual siasi petto.
- MORO
- Oh figlia!
- Me le lagrime tue miseramente
- Inteneriscon; sordo ogn’altro
- A’tuoi singhiozzi. Vanne.
- MARGHERITA
- Avvincolata
- Così vo stare al padre mio che niuno
- A me il possa involar. Se tu sapessi
- Quanto affannato ho per trovarti! Ingresso
- Nuovamente aver prima entro la reggia
- Cercai; m’intese la regina; a’piedi
- Della pietosa mi gettai. Si mosse
- Al dolor mio; ma più vedermi Arrigo
- Non consentì. Respinta io dalla reggia,
- Fuori di senno per le vie vagai,
- Ed a questo palagio i passi volsi,
- E le guardie delusi, e teco io sono!
- E se t’uccidon, morir voglio io teco!
- MORO
- Oh troppo amante figlia! Oh tu colei
- Che fra miei cari io più d’ogn’altro amava!
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