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18 TORNIAMO ALLO STATUTO

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Torniamo allo statuto.djvu{{padleft:20|3|0]]frenare gli atti e l’indirizzo del Governo, mediante la loro azione tanto sui ministri responsabili, quanto sulle leggi e sui bilanci da loro presentati. Ma essi non debbono esercitare, nè direttamente nè per mezzo di uno o più loro delegati, il potere esecutivo, che è di esclusiva competenza del Principe; il quale a sua volta, come ogni altro potere o persona, è subordinato alla legge, nella formazione della quale concorre anch’egli, col diritto di proposta e col diritto di sanzione.


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Non ho inteso nel presente scritto far allusione o rivolgere accuse all’attuale Ministero, più che muovere rimproveri a quelli passati. Ho inteso rilevare ed analizzare una trasformazione che si è andata svolgendo nelle nostre istituzioni, e che parmi essere stata una delle principali cause della loro progressiva decadenza, trasformazione che trova la sua espressione nella formula: «Il Re regna e non governa», ed è in aperta contraddizione con quanto lo Statuto vuole e la Nazione attende, per la conservazione delle istituzioni libere in Italia.

Un Deputato.

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