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252 gismonda da mendrisio

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Gabriella.Ah no, Gismonda: al seno il figlio mio
Dianzi stringevi con amore.
Gismonda.                                                       Amore?
Per chi? Che dici?
Gabriella.                                      Avvinghiati, o fanciullo,
Alle ginocchia della zia. Seconda
Madre l’appella.
Bambino.                              O mia seconda madre!
Gismonda.Me sventurata! Oh figlio.... d’Ariberto!
Gabriella.Qual tremito! qual voce!
Gismonda.                                                  O figlio mio!
Deh, fossi in tempo!....
Gabriella.                                              Che?
Gismonda.                                                       A salvar.... Che parlo?
Dal mio seno scostatevi, o serpenti.
Bambino.Madre!
Gismonda.               Non io tua madre son. Costei
Di te fe’dono al traditor! — Io v’odio!


SCENA V.


GABRIELLA COL BAMBINO.


Oh che scopersi! — E saria vero? — Io tremo
Di prestar fede a me medesma; ed altra
Credenza aver non posso. In quella voce,
In quella tenerezza, era.... Oh spavento!
No, non sarà. — S’amavan dunque pria?
Perchè parola non men fece ei mai?


SCENA VI.


ARIBERTO E DETTI.


Gabriella.Ariberto....
Ariberto.                         Sì pallida a me incontro
Onde? T’acqueta. All’arroganza sveva
Modo porrem: munita è assai la rocca.

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