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TOMMASO MORO.


ATTO PRIMO.

Reggia.


SCENA I.

ANNA.


Con un detto potrei l’irato Arrigo
Spingere alfine a estinguere costui!
Il nemico de’ miei, Tommaso Moro!
Il mio nemico! E pur.... l’immensa fama
D’uom così forte d’intelletto, e caro
Cotanto al regno, ed onorato in tutte
D’Europa le contrade, ahi m’atterrisce!
Lasciarlo vivo io non volea; non oso
Dar mossa al ferro, onde il bramava io spento.
Britanna pur io sono; e qual Britanna
Strugger tal uom m’incresce, a cui la patria
Di tanto lustro debitrice andava.
E s’io il salvassi? E s’amicarlo a mia
Causa potessi?


SCENA II.

ALFREDO e detta.

Anna.                              Alfredo, tu?
Alfredo.                                             Regina,
Uop’è che porga a mio preghiere ascolto.
Anna.Onde affannato?
Alfredo.                                   Alle mie antiche labbra
Spetta parlarti il vero. Anna Bolena,

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