< Pagina:Tragedie di Eschilo (Romagnoli) I.djvu
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CANTO D’INGRESSO
Entrano in orchestra ventiquattro vegliardi persiani che misurano
il passo sul ritmo lentissimo del loro canto.
coro
I fedeli siam noi dei Signori
persïani partiti per l’Ellade,
i custodi siam noi dei palagi
ricchi d’oro, opulenti. Prescelse
noi, pel senno e per gli anni provetti
a vegliar su la patria il re Serse,
figliuolo di Dario.
E di già per l’assenza del sire,
dell’esercito rutilo d’oro,
troppo in seno tumultua l’anima
presaga di mali.
Poi che tutta partir la sua forza
vide l’Asia, e i suoi giovani invoca;
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