Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Tragedie di Eschilo (Romagnoli) II.djvu{{padleft:130|3|0]]
PROLOGO
Le prime scene si svolgono dinanzi alla tomba di Agamènnone, in una località del suburbio.
ORESTE
O tu che vegli, Ermète sotterraneo6,
del padre mio la sorte, a me che imploro
dà tu salvezza, al fianco mio combatti:
che a questo suolo io giungo: io sono qui.
5E lancio un bando al padre mio, sul clivo
di questa tomba, ch’ei m’oda, e m’ascolti.
L’Inaco il primo mio ricciolo s’ebbe1,
che nutrito m’avea: questo secondo,
segno di lutto, io qui recido, o padre,
10che lungi, alla tua morte, ero, e non piansi,
né le man sovra la tua spoglia io tesi. —
Che cosa scorgo? Quale accolta avanza
vêr noi di donne, in negri manti avvolte?
E quale evento io debbo indurre? Forse