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LE COEFORE | 131 |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Tragedie di Eschilo (Romagnoli) II.djvu{{padleft:134|3|0]]
Antistrofe II.
Senza lotta, senza gara, senza freno, orecchie e menti
penetrava delle genti
60del Sovrano un dì l’ossequio.
Ma fruir simile onore
fa sgomento or qualche cuore!
Eppur divina cosa esso è fra gli uomini,
più che divina! Vigile
65Giustizia altri nel fulgido
giorno colpiva: l’impeto
sino al dubbio crepuscolo
sovr’altri essa ratterne;
altri avviluppa tènebra perenne2.
Strofe III.
70Pel sangue onde la terra alma s’abbeveri,
vindice strage attende, incancellabile.
E penosi cordogli
il colpevole straziano,
sí che ogni morbo sovra lui germogli.
Antistrofe III.
75Se vïolato fu vergine talamo,
farmaco non esiste. E in un solo alveo
rompendo i fiumi tutti,
invano cercherebbero
lavar la mano cui la strage brutti3.