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224 EURIPIDE

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creusa

Già di questo piacere io l’ora anticipo.

pedagogo

E a Xuto celerai ciò ch’ei ti cela.

creusa

Sai tu che devi far? Dalla mia mano
questo gioiello d’oro, opera antica
d’Atena prendi, e va dove lo sposo
celebra sacrifici, e a me si cela;
e quando poi, giunta la cena al termine,
libagioni ai Numi a offrir s’apprestino,
dal peplo, ove l’avrai nascosto, prendilo,
e nel bicchiere al giovinetto versalo —
non a tutti, a lui sol, sappi distinguere —
ch’esser padrone in casa mia dovrebbe:
che mai, se pur gli scenderà nell’ugola,
verrà in Atene, e qui resterà morto.

pedagogo

Nella casa ospitale or tu ritorna,
ed io quanto ordinasti compierò.
Creusa si allontana.

Vecchio mio piede, all’opra or torna giovine,
anche se gli anni piú non tel consentono.
Con la signora sul nemico piomba,

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