< Pagina:Tragedie di Euripide (Romagnoli) II.djvu
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Entra Admeto, sostenendo Alcesti moribonda, seguita dai figli che si appendono alle sue vesti. Ancelle, servi, guardie.
alcesti
Sole, luce del giorno,
ètere, limpide veloci nuvole!
admeto
Te vede il sole e me, due sventurati.
Nulla offendemmo i Numi: eppur tu muori.
alcesti
Terra, tetto dell’atrio,
nuzial talamo di Jolco mia7!
admeto
Misera, sorgi, non lasciarmi! Prega
gli Dei possenti ch’abbiano pietà.
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