< Pagina:Tragedie di Euripide (Romagnoli) II.djvu
Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta.

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Tragedie di Euripide (Romagnoli) II.djvu{{padleft:140|3|0]]

Entra Admeto, sostenendo Alcesti moribonda, seguita dai figli che si appendono alle sue vesti. Ancelle, servi, guardie.

alcesti

Sole, luce del giorno,
ètere, limpide veloci nuvole!

admeto

Te vede il sole e me, due sventurati.
Nulla offendemmo i Numi: eppur tu muori.

alcesti

Terra, tetto dell’atrio,
nuzial talamo di Jolco mia7!

admeto

Misera, sorgi, non lasciarmi! Prega
gli Dei possenti ch’abbiano pietà.

Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.