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messaggero
Motto non v’ha che queste pene agguagli.
corifeo
Come lo scempio paterno, lo scempio
piombò sui figli? Narrami.
Come questi travagli
sospinti dall’ire divine,
su la reggia piombarono?
Dei figli narra la misera fine.
messaggero
Di Giove innanzi all’ara eran le vittime
raccolte già, per espiar la casa,
dopo ch’Ercole ucciso ebbe e gittato
fuor dalla reggia il principe di Tebe.
E l’amabile schiera anche dei figli
v’era, e il padre, e Megara. E in giro già
si portava il canestro intorno all’ara,
e fauste grida innalzavamo. Ed ecco,
d Alcmèna il figlio, mentre già la face
nella destra recava, per immergerla
entro l’acqua lustral, muto ristette.
E del padre all’indugio, i figli alzarono
su lui lo sguardo. Ed ei non era piú
quel di poc’anzi; ma torceva gli occhi
già deliranti; e sanguinosi i globi
sporgean de le pupille, ed una bava
stillava giú, lungo il villoso mento.

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