< Pagina:Tragedie di Euripide (Romagnoli) III.djvu
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artemide
Vedo; ma versar pianto non m’è lecito.
ippolito
Spento è il tuo cacciatore, il tuo ministro.
artemide
Lo so: diletto al cuor mio tu soccombi.
ippolito
Lo scudiero, il custode pio degl’idoli.
artemide
Cípride macchinò tutto, la perfida.
ippolito
Ahimè! Qual Dea m’uccise, ora ben vedo.
artemide
Perché tu casto, onore a lei negavi.
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