< Pagina:Tragedie di Euripide (Romagnoli) IV.djvu
Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
IFIGENIA IN AULIDE | 105 |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Tragedie di Euripide (Romagnoli) IV.djvu{{padleft:108|3|0]]
agamennone
E se mai nel corteggio
t’imbatti che fuor dalle porte
t’adduca, fa’ sí che ritornino,
le redini scuoti, ed il cocchio
dei Ciclopi alle sedi12 respingi.
vecchio
E come avverrà che, se reco
un tale messaggio, tua figlia
tua moglie, mi prestino fede?
agamennone
Custodisci il suggello, che resti
sulla lettera impresso. Ora va:
ché l’alba già brilla, ed imbianca
la luce, e i cavalli
del carro del sole.
Aiutami, in tale disdetta.
Nessuno dei mortali è beato,
felice per tutta la vita:
nessun dai dolori va scevro.
Il vecchio parte, Agamènnone rientra nella tenda.
Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.