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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Tragedie di Euripide (Romagnoli) IV.djvu{{padleft:227|3|0]]
Entra il coro, composto di giovani schiave greche.
coro
Tacete tacete,
o voi che abitate le rupi23
che duplici vengono al cozzo
del pelago inospite.
O Dittinna, Signora dell’alpi,
di Latona figliuola, al tuo tempio,
de le belle colonne ai fastigi
che brillano d’oro,
il mio piede virginëo pio
sospingo io, l’ancella
della pia tua ministra: ché d’Ellade
dai vaghi corsieri, le torri
e le mura ho lasciate, i giardini
d’Europa dagli alberi belli,
e il soggiorno dei lari paterni.
Su la soglia del tempio appare Ifigenia, seguita da ancelle che portano suppellettili per offrire i libami.
Son giunta. Di nuovo
che c’è? Che pensiero t’angustia?
Accorrere al tempio perché mi facesti,
o figlia dell’uom che alle torri
di Troia giungea, mille navi,