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donne, dico, e li figliuoli, e li mariti.
Quanto al mangiare parcamente molte cose ordinò il legislatore con molta prudenza, come ch’e’ fosse ciò utile alla sanità e ancora in quanto al non usar con le moglie per non moltiplicar troppo in figliuoli, permettendo in quella vece la conversazione con i maschi. Della quale materia s’ella sia, e non sia ben fatta, altrove sia occasione di parlarne.
E qui è manifesto che gli ordini circa il mangiar insieme, sono migliori in Candia, che in Sparta, ma all’incontro la parte del magistrato de’ Cosmi vi sta peggio, che non sta quella degli Efori in Sparta. Imperocchè il dannoso che è nel magistrato degli Efori è medesimamente in quello de’ Cosmi; perchè l’uno e l’altro è composto d’uomini di poca qualità. Ma il buono di quel magistrato che giova alla republica spartana, non è già in Candia; perchè là essendovi quella elezione d’ogni sorte uomo, fa che il popolo si contenta di quel governo. E qui non s’eleggono i Cosmi d’ogni sorte di cittadini, ma di certe famiglie determinate; e il senato de’ vecchi è composto di quei, che sono stati del magistrato dei Cosmi. De’ quali sì può dire quel medesimo, che di quei di Sparta, cioè che il non avere a render conto, e lo stare in dignità a vita, sia maggiore onore, che non merita la qualità loro; e che egli è pericoloso il sentenziare non secondo lo scritto, ma pettoralmente. Nè esser segno di buona ordinanza il vedervi stare il popolo quieto, perchè li Cosmi non hanno guadagnato alcuno, come hanno gli Efori, anzi si stanno per l’isola quando nella città è tumulto.
Il remedio ancora di quegli errori, che commettessino i Cosmi e disconvenevole, e non ha del civile, ma del tirannico. Perchè e’ si usa da certi contra i Cosmi alcuna volta di cospirare, o da quei, dico, che sien loro compagni nel magistrato o