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particolare; ma tutti insieme: siccome interviene in quei conviti, dove ogni uomo porta, ch’ei son migliori di quegli, che sono fatti da uno che sia solo a spendervi. E così ne’ più accozzati insieme può essere, che ciaschedun abbia una particella di virtù e di prudenza. Siccome avverrebbe in un solo uomo, il quale avesse assai piedi, e assai mani, e assai sentimenti (che una tal cosa ancora potrebbe essere, e nei costumi e nel discorso) e per questo intervenire, che li più danno buon giudizio sopra la musica e sopra le cose di poesia; veggendo chi una cosa e chi un’altra, e tutti veggendo ogni cosa.

Ma gli uomini virtuosi in questo sono differenti da qualunque altro del popolo, siccome si dice essere differenti i belli dalli non belli: e le cose dipinte per arte dalle vere e naturali: per essere nelle cose dell’arte raccozzato insieme quello, che era dispersè di bello. Dove a separarlo ciascuna cosa è più bella dispersè nella natura, ch’ella non è nell’arte; siccome è l’occhio o qualcuna altra parte del corpo. Ora adunche se una tale differenza si può mettere, che sia infra ogni popolo, e infra ogni moltitudine d’uomini inverso di pochi virtuosi, è non bene manifesto; anzi è forse per mia fè chiaro, che in certe moltitudini tale differenza è impossibile a darvisi; conciossiachè una tale ragione si potesse ancora accomodare in una moltitudine d’animali bruti. E che differenza è egli da certi uomini agli animali bruti per via di dire? Ma in certi popoli niente proibisce, che e’ non sia vero il mio detto.

Laonde il primo dubbio proposto si può solvere per questo

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