< Pagina:Trattato de' governi.djvu
Questa pagina è ancora da trascrivere o è incompleta.

Nè la forma della provincia è difficile a sapersi come ella debba essere. E qui si debbe prestare fede in alcune cose alli uomini esperimentati nella guerra, cioè, ch’ella debbe essere tale, se li nimici vi possino entrare difficilmente, e li paesani ne possino con facilità uscire. Ancora, siccome io dissi innanzi del numero dei cittadini, che e’ doveva essere tale, che e’ potesse veder tutto comodamente, così dico qui della provincia. E l’essere atta a vedersi comodamente non vuole dire altro, che essere atta comodamente ad essere soccorsa. Il sito della città, se e’ si debbe porlo con il desiderio, vorrei che ei fusse bene situato presso alla marina, e al resto del paese. Che la determinazione detta innanzi sta bene, cioè, che ella debba essere situata in luogo comune alla terra, ed al mare, per potere avere gli ajuti dall’una banda e dall’altra; e ancora debbe essere così, perchè ella possa condurre sicuramente i frutti della sua terra, e possa avere le legne agevolmente, o se altra cosa utile la provincia produce, acciochè ella si possa portare di qua e dilà.


E quanto alla vicinità della marina, s’ella è utile, o nociva alla bene-ordinata città è grande dubbio. Chè alcuni affermano tale essere cosa dannosa alle buone leggi e generatrice di confusione; chè molti forestieri s’avvezzino in casa tua, che sieno assuefatti sotto altre leggi. E medesimamente affermano esser contra l’instituzione d’un buon governo, che e’ vi sia troppa moltitudine, il quale effetto è cagionato

    Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.