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fasciate di mura, come se e’ fussino uomini vivi quegli che in simile modo l’abitassero. Nè questo ancora ci sia nascosto, che tutti quei che han circondato la loro città di muraglia, possono usar la loro terra nell’un modo e nell’altro; cioè, e come se egli avessino le mura, e come sei non l’avessino, ma non già va la ragione a rovescio.

Or se la cosa sta in questo modo, la città non pure debbe essere circondata di mura, ma di più debbe esser fatta tal cosa in maniera, che ella sia a ornamento della città, e utile alla necessità della guerra, sì a tutte l’altre, quanto a quelle ancora, che oggi sono state trovate. Perchè così come chi assalta cerca per ogni verso d’avere più vantaggio, parimente certe di queste cose sono state trovate da chi si difende. E certe è di necessità, che si vadino ritrovando, e considerando filosoficamente, imperocchè chi vuole offendere si guarda molto bene prima d’assaltare chi è benepreparato.


E perchè il numero dei cittadini si debbe distribuire nelle ragunate da mangiare insieme, e perchè le mura sono distinte con baluardi, e con torri nei luoghi opportuni, è manifesto però, che egli è bene ordinare certi di questi ritrovi in simili baluardi, e luoghi fortificati. E tai cose adunche in simile modo ordinare si possono.

Ma li tempî degli Dii, e li ritrovi principali de’ magistrati sta bene che sieno in luogo conveniente, e che il medesimo serva ai sacrificî; se già la legge, o li responsi dei profeti non ne

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