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Quattro son quasi le cose, che sogliono essere insegnate, la grammatica, la ginnastica, la musica, e la quarta è la dipintura. Ma la grammatica e la dipintura sono insegnate per utili alla vita in molti casi, e la ginnastica come quella che indirizzi gli uomini alla fortezza. E della musica è ben dubbio a che fine ella s’impari, perchè oggidì la più parte l’impara per fine di piacere. E altri è che l’hanno messa nell’ordine delle discipline, per ricercare la natura (il che ho io detto più volte) non solamente di poter bene negoziare, ma ancora di poter bene vivere nell’ozio.

E questo è il principio di ogni cosa, per ridire un’altra volta quello che io ho ridetto innanzi, imperocchè sebbene l’una e l’altra cosa dee farsi, contuttociò l’ozio è piuttosto da essere eletto. Ma questo ozio non debbe consistere negli spassi e nei giuochi, perchè il fine della vita per necessità (così stando) verrebbe ad essere nel giuoco. Ma ciò è impossibile, anzi piuttosto lo spasso si debbe usare nei negozî, avendo bisogno di riposo chi s’affatica; e il giuoco e lo spasso essendo trovati per fine di queste e il negoziare facendosi in noi con fatica e con diligenza. Perciò, dico, fan di mestieri gli spassi usati a tempo opportunamente come per cagione di medicamenti; perchè un tale modo è relassamento dell’animo, ed è un riposo piacevole.

E il potersi stare in ozio par che sia esso piacere, e essa felicità e un vivere beato. E tale cosa non è in chi negozia, ma in chi si sta in riposo. E la ragione di questo è, che

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