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Quelle città, che oggidì pare, che mettino gran diligenza in istruire i fanciugli, parte di loro gli avvezza alla abitudine atletica, facendo in simili esercizî nocumento alla figura del corpo, e al crescere della persona. Ma gli Spartani non cascan già in questo errore, ma ben con le fatiche gli fanno diventare efferati; stimando tale ordine utilissimo alla fortezza. Ma come io ho detto più volte l’erudizione non si debbe fare a una sola virtù, nè a questa sopra di tutte l’altre, e se pure ella si dee fare a questa, e’ non si trova però (e guardisi nei bruti, e nell’altre genti) che la fortezza conseguiti ai costumi efferati, anzi piuttosto alli più mansueti, e che abbino del leonino.
Chè invero molte genti si trova, che hanno la natura facilmente disposta ad ammazzare, ed a mangiarsi gli uomini, come sono gli Achei, e gli Eniochi popoli in sul mar maggiore, e altri fra terra ferma, che parte sono simili a’ detti, e parte peggiormente disposti; i quali sebbene tengon vita d’assassini, non perciò hanno parte alcuna di fortezza. Ancora non si sa egli degli stessi Spartani che, mentre che gli attesero ai faticosi esercizî, gli avanzarono gli altri; e oggi ch’e’ sono rimasti addietro e nell’arte militare, e nei giuochi ginnici. La ragione di ciò è, perchè essi non eron differenti dagli altri per esercitare i giovani in questa maniera; ma solamente perchè essi esercitati andavano contra li non esercitati.