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per avere egli ammazzato le bestie dei cittadini ricchi, che egli aveva trovate presso alla fiumara a pascere. E a Dionisio, per avere accusato Dafneo, e gli altri cittadini ricchi, fu dato in premio la tirannide; essendogli stato creduto per la inimicizia ch’e’ portava loro; perchè egli era cittadino popolare.

Mutansi ancora dal solito stato popolare in quello ultimo imperocchè dove li magistrati s’eleggono senza rispetto di censo, e che il popolo gli elegge, li capi popolari, che bramano d’essere messi nei magistrati, a questo conducono la cosa che e’ fanno padrone il popolo infino delle leggi. E un rimedio a fare, che questo non segua, o segua più di rado, è che le tribù ragunate da per sè, e non tutto il popolo creino li magistrati. Tutte adunche le mutazioni dei popolari stati quasi per tai cagioni intervengono.

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E gli stati de’ pochi potenti perdono la vita per due modi grandemente manifestissimi, uno è quando i governatori di tali stati offendono il popolo; perchè allora ognuno, che sia nelli magistrati sommi è bastante a mutargli; e tanto più[1] quando di tale mutazione si fa capo chi è della fazione medesima. Come fe’ Ligdamo in Nasso, il quale dappoi tenne la tirannide della città.

E il principio di queste sedizioni ha per altre cagioni più differenze, perchè e’ viene alcuna volta da’ ricchi, i quali se non sono nei magistrati, rovinano lo stato; e massimamente quando li partecipanti

  1. A Marsiglia, l’oligarchia divenne più repubblicana; a Istro si convertì facilmente in democrazia.
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