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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Un giovinetto di Canzano.djvu{{padleft:16|3|0]]
45Eletto incenso a involver l’ara e i cèri
Degli ondanti profumi; or similmente
La virtute de l’egro, al sacrificio
De’ primi affetti suoi, di tutte gioje
E speranze e desir’, s’accende e affranca
50Nei puri angelizzati occhi di Laura.
— Vien qui, più presso a me, Lauretta mia!
Accompagna d’un tuo caro sorriso
Questa nova letizia che mi leggi
Forse negli occhi. Oggi, e tu ’l sai, da un lieve
5Dormir svegliata, a Dio la Vergin Madre
Su le penne de gli angeli saliva.
La divota Chiesetta, che s’adorna
D’un’ara sacra al bel trïonfo, or suona
Di giojose innodíe!... Dammi, o Madonna,
10Che anch’io, tra ’l folto popol che saluta
A l’immagine tua, m’inchini e prostri!
Oh, se il potessi! che gentil preghiera
Darebbe a te ’l mio cor, Vergine santa!
L’anime elette, che di tue bellezze
15Nel cammin de la vita innamoraro,
Come da’ corpi si dissolvon, cinta
Da bianche verginelle, in vago aspetto
Te veggono calar soavemente
Presso il funereo letto, e tua pietate
20Le penose agonie loro addolcisce.
Ma più cara ti porgi a’ giovinetti
Cui di tua man, sorridendo, accarezzi