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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Vangelo di Nicodemo.djvu{{padleft:54|3|0]]Iesù Cristo, signore Iddio, resurrezione de’ morti e vita, permettici parlare i misteri della morte e croce tua. Tu comandasti a’ tua servi, a nessuno referire i divini misteri della tua maiestà, i quali nello inferno facesti: noi adonque essendo con tutti i Padri posti nella caligine delle tenebre, subito fatto fu il colore del sole aureo, e di colore di purpura reale, sopra di noi illustranti; e incontinenti il padre di tutta la umana generazione, Adam, con tutti i Patriarchi e Profeti, esultorono dicendo: Questa luce è l’aurore del sempiterno lume, il quale ci promisse mandarci il suo coeterno lume. E gridò Isaia, e disse: Costui è luce del Padre, figliuolo di Dio, come predissi, et essendo in terra vivo: Terra Zebulon e terra Netalin di là dal Giordano marittima, il popolo il quale sedeva nelle tenebre della morte, vide la luce grande: e quelli i quali sono nella regione dell’ombra della morte, la luce splenderà sopra di loro.

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