Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
( 7 ) |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Varchi - Sonetti.pdf{{padleft:14|3|0]]
al reverendiss. monsignore
MINERBETTI
vescovo d’arezzo
SONETTO VII.
Voi pur vedeste, Signor mio, l’affanno,
E la costanza del gran Cosmo allora,
Che giunto quasi al fin dell’ultim’ora
4Più curava l’altrui, che ’l proprio danno.
Nè però l’alto stil vostro, cui danno
Sì gran loda i migliori, e che s’onora
Ovunque è ’n pregio il ver; spiegate ancora,
8Come a voi di mestier fosse il nono anno.
Fate dunque, Signor, tanto or giocondo,
Quanto allor mesto a gran ragion, se i preghi
11D’un vostro servo umil nulla in voi puonno;
Che per voi sappia, e si rallegri il Mondo,
Che ’l buon Duce Toscan, vostro, e mio donno
14Null’ha ’n terra, che ’l vinca, anzi che ’l pieghi.