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AL SIG. DON ANTONIO MONTALVO




SONETTO X.

 
Ben posso anch’io, Signor mio caro, e deggio
  Scacciar dal viso omai quella gelata
  Paura, ch’entro ’l cor m’era indurata,
  4Poichè voi lieto, e colorito veggio.

La Reina del Ciel dal sommo seggio
  L’alta pietate, e la preghiera grata
  Della grande Isabella ha risguardata,
  8E ’l nostro mal, ch’esser non potea peggio.

Era ogni cosa sgomentato, ed egro
  In ogni parte: or è ’l contrario, ond’io
  11Quanto allor m’attristai, tanto or m’allegro.

E ringraziando umilemente Dio,
  Con voi quanto più posso mi rallegro,
  14Signor sì caro al Duce vostro, e mio.

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