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AL CAV. BONSI
SONETTO XVIII.
Lelio, più ch’ancor mai tristo, e pensoso
Mi sto pien di temenza, e pien di sdegno,
Tal ch’ogni cosa, e più me stesso sdegno
4Quì, dove aver solea pace, e riposo.
E m’è ’l Poggio, e l’Ombron tanto nojoso,
Ch’a gran pena la vita oggi sostegno:
Oggi ruina ogni nostro sostegno,
8Oggi volgono i Ciel tutti a ritroso.
Oggi gran rischio porta il mondo, e noi:
Ei di non rimaner senza ’l suo Sole,
11Noi di restare in sempiterno orrore.
Io Cosmo, e Damian, pregate voi
Quel Santo Divo, che con tanto onore
14La forte vostra, e sì pia schiera cole.
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