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RISPOSTA
DI MAD. LAURA BATTIFERRA
SONETTO XXVII.
Siccome allor che oscura nube asconde
A’ naviganti il lor gradito segno,
Errando scorre il travagliato legno,
4E par, che d’ora in or rompa, o s’affonde:
Ma poi ch’amico Ciel chiara diffonde
Sua luce, o ’l doppio appar salubre segno,
La gente tolta all’aspro strazio indegno
8Empie l’aer di voci alte, e gioconde:
Varchi, tal noi vedemmo in poco d’ora
Chi libra Etruria con sì giusta lancia,
11Nostra fidata tramontana ognora,
Di fero nembo aspersa, e quasi allora
Mostrarsi a noi, che ’n lagrimosa guancia
14Dio ringraziam di tal periglio fuora.
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