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AL REV. PADRE DON GRAZIA
priore degli angioli
SONETTO XXX.
Mai non fia, che ’l mio cor si stanche, o sazie
Or, ch’è salvo il Gran Re d’Etruria, e noi
Lieti, e felici, di commendar voi,
4E render, Grazia, a’ preghi vostri grazie.
Nè fien mai le mie voglie o stanche, o sazie
Di narrar la costanza, e gli alti suoi
Gesti immortali, onde mille anni, e poi
8Sarà chi lui celebri, e me ringrazie.
Come nullo ebbe mai virtù più rara
Tra quantunque mai furo o Duci, o Regi,
11Così nullo avrà mai fama più chiara.
Tai sono, e tanti i suoi unici pregj,
Ch’a gran ragion, chi ventale ha cara,
14È che più d’altro il Ciel lo privilegi.