< Pagina:Varchi - Sonetti.pdf
Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta.

Così pur ei s’espresse con Francesco di lui figlio Duca di Firenze:

 Se quel, che dentro il cor nascondo, e chiudo ec.
  Ridir sapessi, uom non fu mai sì crudo,
  Che non piangesse in disusata forma.

Al par del Varchi noi pur colpiti fummo nei dì scorsi da acerbissimo dolore per una non lieve infermità sofferta dall’amabilissimo nostro Real

Duce d’ogni altro Duce, essempio, e norma,

onde, siccome avvenne allora per testimonianza del poeta stesso,

Era tutto per lui confuso, e mesto.
Ogni sesso, ogni età per ogni parte.

Ora poi assicurati del di lui sì sospirato ristabilimento, e compresi da estremo giubbilo, ci sollecitiamo, non essendo noi da tanto a imitare il Varchi, a fare in sì lieta circostanza di pubblico diritto gli stessi suoi Sonetti non peranche, se pur mal non ci apponghiamo, finquì mai messi in luce, che giacciono originalmente nel Cod. Magliabechiano segnato del num. 143. della Class. VII.



    Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.