< Pagina:Verga - Eva.djvu
Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta.

— 112 —

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Verga - Eva.djvu{{padleft:118|3|0]]serratura. Lo feci con un gran battito di cuore — non di vergogna, ma di paura. Quand’ella venne da me, mi trovò così pallido e corrucciato, che mi domandò dolcemente che cosa avessi. Io le dissi con amaro sorriso:

— Che persone son quelle, Eva?

— Oh, della miglior società.

— Infatti sembrava che si tenessero molto al di sopra di voi. Vi fumavano in faccia!

— Hai visto?

— Sì, esclamai con un sogghigno dove cercai di mettere tutto il fiele che avevo in cuore.

Ella non mi rimproverò la mia indiscrezione.

— Hai fatto male, mi disse semplicemente facendosi triste.

— Ho avuto torto, lo so.

Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.