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— Ah! ah! sogghignò con un riso che voleva esser allegro ed era tristissimo. Se tu sapessi che cosa ho fatto per colei! — e si torceva le mani. Tu riderai di me, eh?

— Oh, no! Ti compiango.

— Non voglio della tua compassione! mi disse bruscamente.

Poscia come pentito, e stringendomi la mano:

— Se tu sapessi come mi sento spregevole e vile! come mi disprezzo! Dimmi, soggiunse dopo una breve esitazione, piantandomi in volto due occhi luccicanti come quelli di un pazzo, — voglio domandarne a te che ti occupi di coteste orribili malattie.... Dimmi come possono farsi di tali cose per una donna che si disprezza, che si odia.... Dimmi come pur sputandole in faccia tutto quest’odio e questo disprezzo si possa morire per lei, si possa sacrificarle l’o-

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