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252 le storie

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Verga - Novelle, 1887.djvu{{padleft:262|3|0]]lante, e non temete per voi. Il povero paggio saprà morire come un gentiluomo.

E mentre si udivano già i passi del barone dietro l’uscio, e Bruno che percorreva il ballatoio, si slanciò nell’andito ch’era dietro l’alcova, e in fondo al quale spalancavasi il trabocchetto.

Don Garzia entrò con passo rapido, non guardò nemmen la moglie, la quale sembrava un cadavere, gittò un’occhiata alla finestra chiusa, ed entrò nell’andito senza dire una parola.

Non si udì più nulla. Poco dopo riapparve d’Arvelo, calmo e impenetrabile come al solito.

— Tutto è tranquillo, disse. Andiamo a dormire, madonna.

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