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nedda 41

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Verga - Novelle, 1887.djvu{{padleft:51|3|0]]ella sentì gran caldo al viso, e il cuore che le faceva un gran battere in petto, e sgusciò via alla lesta. Il giovane le tenne dietro zufolando, e la guardava a camminare svelta e senza voltarsi indietro, colla sua veste nuova di fustagno che faceva delle belle pieghe pesanti, le sue brave scarpette, e la sua mantellina fiammante. — La povera formica, or che la mamma stando in paradiso non l’era più a carico, era riuscita a farsi un po’ di corredo col suo lavoro. — Fra tutte le miserie del povero c’è anche quella del sollievo che arrecano quelle perdite più dolorose pel cuore!

Nedda sentiva dietro di sè, con gran piacere o gran sgomento (non sapeva davvero che cosa fosse delle due), il passo pesante del giovanotto, e guardava sulla polvere biancastra dello stradale, tutto diritto e inondato di sole, un’altra ombra, la quale di tanto in tanto si distaccava dalla sua. Tutt’a un tratto, quando fu in vista della

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