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86 la coda del diavolo

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Lui e l’altro erano due buoni e bravi ragazzi, due anime gemelle, amici fin dall’infanzia. Oreste e Pilade dell’Amministrazione ferroviaria. Lui era ingegnere, l’altro disegnatore; abitavano nella medesima casa, e andavano sempre insieme, ciò che li aveva fatti soprannominare i Fratelli Siamesi; si vedevano tutti i giorni all’ufficio dalle nove del mattino alle cinque della sera. Non si seppe spiegare come "lui" avesse potuto conoscere la Lina, farle la corte, e sposarla; — era l’unico torto in trent’anni che Damone avesse fatto al suo Pitia.

Ma alla fin fine non era stato un torto nemmen quello. Pitia-Donati sulle prime avea tenuto il broncio al suo Damone-Corsi, è vero, ma il broncio non era durato una settimana. Lina era tale ragazza che si sarebbe fatta voler bene da un orso, e Donati poi non era un orso; ella sapeva quali gelosie

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